«Qui servono più controlli» Via Roma vuole i vigilantes

La Tribuna di Treviso, 9 Gennaio 2017

Guardie giurate in pattuglia con i cani, i commercianti in trattativa con la Rangers. La replica del Comune: «Potenzieremo subito la presenza delle forze dell’ordine» Uno scippo in pieno centro sabato verso le ore 21, in vicolo Barberia, a due passi da piazza dei Signori. Una donna di colore fermata dalle forze dell’ordine, i suoi compari, pare due, in fuga con una borsa strappata a una signora. «E un altro scippo è avvenuto due sere prima, sempre in centro», dice Davide Acampora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, «un sindaco dovrebbe stare tra la gente e ascoltare i cittadini ma soprattutto dovrebbe sempre essere “sul pezzo” per capire all’istante cosa non funziona in città.

È chiaro che Manildo non fa nulla di tutto ciò, lo testimoniano i fatti. Lui ha la tendenza di temporeggiare e giustificare sempre ogni situazione negativa che accade, al fine di uscirne indenne. Si prenda invece le sue responsabilità: le priorità devono essere anzitutto la sicurezza dei cittadini, la lotta al degrado urbano, la pulizia e il decoro».di Alessandro Zago Il progetto comunale del Controllo del Vicinato «è troppo pericoloso perché mette in prima linea i commercianti, che rischiano ritorsioni dopo le segnalazioni che fanno», e quindi è molto meglio chiamare i vigilantes armati, ma anche con il cane a fianco: i commercianti della zona di Porta Altinia stanno trattando (sul prezzo) con la società di vigilanza “Rangersper pattugliare via Roma «a campione», ossia in giorni sempre diversi durante la settimana, dalle ore 18 alle 24, per tenere alla larga teppisti e baby gang. Il problema è insomma sempre il solito: chi vive e lavora nel quadrante di Porta Altinia (via Roma, piazza Giustinian Recanati, riviera Margherita e Lungosile Mattei) non si sente al sicuro. Apprezza l’impegno delle forze dell’ ordine e l’allargamento alla riviera dell’ordinanza comunale anti-alcol, ma nelle ore serali continuano ad esserci problemi, tra assembramenti e schiamazzi. E così il Comitato di Porta Altinia si è guardato in giro ispirandosi a quanto hanno deciso di fare i residenti del condominio a fianco dello stadio Tenni, che hanno ingaggiato la società Rangers prima per piazzare delle telecamere di sicurezza, poi per avere ispezioni saltuare, e da poche settimane pattugliamenti di vigilantes con cani tutti i fine settimana, soprattutto per controllare la piazzetta interna della palazzina, che era diventata luogo di spaccio.

«E stiamo per allargarci su via Siora Andriana del Vescovo», dicono dalla società di vigilanza, «mentre siamo ormai operativi da due anni a Santa Bona», dove lo scorso aprile è stato stipulato un altro anno di servizio con la Rangers, su iniziativa dell’associazione Quartieri Vivi e Attivi di Enrico Renosto. La questione sicurezza tiene insomma banco, e impressiona l’intenzione di alcuni commercianti di via Roma di dotarsi di pattuglie serali di vigilantes con cani ma anche la loro perplessità sul Controllo del Vicinato. «Ci rendiamo conto del loro stato d’animo», dicono dal Comune, «e proprio per questo con il nuovo patto sulla sicurezza stretto con la prefettura possiamo annunciare che tra polizia municipale, carabinieri e polizia, presto garantiremo maggiori controlli in quella e altre zone del centro. Di recente la stessa prefettura ci ha chiesto di segnalare i punti più critici del centro storico. Nel luglio del 2015 i commercianti di Porta Altinia avevano inviato una lettera di protesta a Ca’ Sugana, esasperati per un clima che pochi mesi prima, nel novembre 2014, aveva raggiunto l’apice con il pestaggio in via Roma di un autista della Mom da parte di un branco di sbandati, immortalato dalla telecamera di un residente. Da allora una escalation di episodi, con Riviera Margherita e piazza Giustiniana Recanati sempre più teatro di risse e spaccio. «Ma per fortuna nella piazza e in riviera di recente la situazione è un po’ migliorata», dice Sergio Albertini della omonima gastronomia, «e il divieto anti-alcol si fa sentire.

Comunque è vero, il comitato sta valutando la soluzione dei vigilantes». Intanto la stazione delle corriere Mom, in Lungosile Mattei è sempre più sorvegliata: oltre alle telecamere a circuito chiuso (messe dopo l’aggressione del 2014), da poco la società di trasporto pubblico ha avviato un nuovo servizio di vigilanza a bordo degli autobus, con apposito personale dotato di pettorina che ha il compito di far sbollire con le buone maniere gli animi più agitati.