Il teatro Olimpico non trova custode

Il Giornale di Vicenza (20-08-18)

L'annuncio per quell'appartamento se non è un'occasione poco ci manca.Lo spazio è ampio:un soggiorno, una cucina, tre camere, un lungo corridoio e un bagno. La collocazione è ottima: ai piedi di corso Palladio. Certo, l'edificio dentro al quale è ubicato non è proprio di recente realizzazione, tuttavia se si considera che quell'immobile è il teatro coperto più antico del mondo, allora la questione potrebbe cambiare.

Potrebbe,appunto, perché in realtà sembra che l'Olimpico proprio non riesca a trovare un custode. Il gioiello del Palladio da circa quattro mesi sta cercando un guardiano che si prenda cura degli spazi, occupandosi della conservazione, dell'apertura e chiusura delle finestre e delle porte, tuttavia le continue ricerche sono andate deserte. Il Comune è costretto a prorogare il vecchio contratto scaduto e ad affidarsi all'aiuto dei Rangers che si occupano della sorveglianza. La premessa è doverosa.Il teatro non è sguarnito. Emilio Giorio,  custode che per anni si è occupato della gestione dell'Olimpico e che ha fatto parlare di sé per essere riuscito a salvare due vite proprio nelle vicinanze del gioiello palladiano in tre anni grazie al defibrillatore,abita ancora all'interno dell'abitazione. Tuttavia, come si legge nei documenti del Comune,«dal primo maggio è terminata la sua attività di custode casa pur rimanendo nei ranghi dell'amministrazione comunale come addetto di guardiania fino al pensionamento, previsto entro l'anno.

Da qui la necessità di correre ai ripari.fine aprile il Comune pubblica un primo avviso di «selezione per la concessione in uso precario dell'alloggio per l'espletamento del servizio di custodia e vigilanza del teatro». Si tratta di abitare nell'alloggio assegnato dall'amministrazione e «assicurare la custodia fuori dall'orario di apertura».Tra i compiti,oltre all'apertura e chiusura delle porte,la necessità di «effettuare ogni sera l'ispezione generale provvedendo alla chiusura delle imposte,dei rubinetti eventualmente rimasti aperti e delle luci accese,non chéattivare l'impianto di allarme ed espletare tutte le procedure attinenti alla gestione degli impianti installati, con particolare riguardo al sistema antincendio».

L'avviso rivolto ai dipendenti del Comune, della Provincia e delle aziende partecipate dei due enti,va deserto. Palazzo Trissino ci riprova a maggio inviando una comunicazione a Panta e Verona 83, due società che si occupano del servizio di guardiania, ma anche in questo caso l'esito è negativo. La situazione si complica.«La mancanza del custode rappresenta un criticità significativa - scrive palazzo Trissino - perché garantisce non solo la presenza durante i normali turni di lavoro, ma soprattutto il presidio di teatro e impianti durante la notte». Da qui, considerato che per ora un custode non si trova,la necessità di correre ai ripari, prorogando il servizio di Giorio e affidandosi nuovamente ai Rangers (che già si occupano della sorveglianza del patrimonio comunale)per la gestione degli impianti di sicurezza. Il tutto con una spesa extra di 12 mila euro fino a ottobre.